venerdì 20 maggio 2011

Pasta primavera

Da qualche tempo sto un po' trascurando questo blog e me ne dispiace molto. Purtroppo di recente abbiamo sempre impegni e spesso non riesco neanche ad avere un attimo per sperimentare nuovi sapori in cucina.
Sperando che questo periodo passi in fretta posto la ricetta di una pasta che ho fatto questa settimana e di cui mi è piaciuto molto il risultato.

DOSI PER 4 PERSONE

280g di fusilli
1 zucchina di medie dimensioni
1 peperone rosso piccolo
1 cipolla
1 cucchiaio abbondante di pesto genovese fresco
1/2 bicchiere di vino bianco
olio extravergine di oliva
sale







Far cuocere la pasta in acqua salata e nel frattempo preparare il condimento. Lavare le verdure e tagliarle a quadratini regolari. Pulire la cipolla e affettarla sottilmente a rondelle.
In una padella antiaderente far scaldare un cucchiaio di olio extravergine di oliva e far imbiondire la cipolla. Aggiungervi la zucchina e il peperone, sfumare con il vino bianco e lasciar cuocere per una decina di minuti.
Scolare la pasta e farla saltare nella padella insieme alle verdure per qualche minuto. Aggiungere il pesto ed amalgamare bene.
Servire ben calda e se necessario aggiungere un filo di olio crudo.
Buon appetito!

martedì 17 maggio 2011

Meringhe

Lo scorso mercoledì, appena arrivata a casa, mi sono messa in cucina a preparare dei biscotti per i nostri ospiti. Dal momento che mi sarebbero avanzati 5 albumi ho chiesto a Luca di attivarsi per cercarmi una ricetta per fare le meringhe (che prima d'ora non avevo mai fatto!).
Mi ha trovato una ricetta che ho seguito alla lettera e il risultato è stato a dir poco sorprendente. Mi hanno fatto tutti i complimenti!
Che dire, lascio qui la ricetta tutta per voi!

DOSI PER CIRCA 20 MERINGHE GROSSE
5 albumi 
120g zucchero semolato
120g zucchero a velo
2 cucchiaini di aroma di vaniglia
un pizzico di sale
1 cucchiaino di succo di limone

In una ciotola capiente mettere i 5 albumi, l'aroma di vaniglia, il succo di limone e il pizzico di sale. Usando le fruste elettriche, montare a neve gli albumi finché iniziano ad essere consistenti.
Dopodiché aggiungere, versandolo a pioggia, lo zucchero semolato e successivamente quello a velo.
Continuare a sbattere finché il composto sarà ben denso e fermo.
Mettere il comporto in una tasca da pasticcere e formare delle grosse meringhe adagiandole su teglie da forno ricoperte di carta oleata.
Cuocere le meringhe per 5 ore in forno preriscaldato a 90°C con programma ventilato.Otterrete meringhe bianche, asciutte e croccanti!
Buon appetito!

lunedì 9 maggio 2011

Variante alla torta golosa con zucchine e peperoni

Sabato a pranzo avevo ospite mia suocera e così ho preparato il risotto con zuccine e squacquerone, che voleva provare, e la una torta salata. Ispirandomi alla torta salata che avevo oroposto qualche tempo fa, ho fatto alcune modifiche e ne ho creata una nuova e altrettanto buona!

DOSI PER 4 PERSONE

1 rotolo d pasta brisèe
1 zucchina media
1 peperone rosso
80g di philadelphia
1 uovo
125 ml di panna
Parmigiano grattuggiato q.b.
olio extra vergine di oliva
sale, pepe e noce moscata


Pulire la zucchina, lavarla bene e tagliarla a rondelle sottili (io mi sono aiutata usando la mandolina).
Lavate il peperone e pulitelo bene togliendo tutte le anime bianche all'interno e i semi. Tagliatelo a dadini di media dimensione.
In una casseruola fate scaldare un cucchiaio di olio extra vergine di oliva e aggiungetevi i peperoni e le zucchine. Salate, coprite con un coperchio e lasciate cuocere per 10 minuti mescolando di frequente.
Nel frattempo stendete il rotolo di pasta brisèe in una teglia per crostate e modellate il bordo ad ondine.

A cottura ultimata stendete le verdure sul fondo di pasta e aggiungete la philadelphia a tocchetti.
In ultimo irrorate le verdure con una pastella preparata sbattendo un uovo con la panna, il parmigiano, il sale, il pepe e la noce moscata.
Cuocete in forno ventilato per 20 minuti a 200°C.
Buon appetito!

mercoledì 4 maggio 2011

Gnocchetti sardi con salsiccia e ricotta

DOSI PER 4 PERSONE
300g di gnocchetti sardi
200g di ricotta fresca
200g di salsiccia
1/2 cipolla
1 bustina di zafferano
1 bicchiere di vino bianco
2 cucchiai di passata di pomodoro
3 cucchiai di parmigiano grattuggiato
latte q.b.

Pulire la cipolla e tritarla finemente. Metterla in una padella e farla rosolare finché risulterà ben dorata. Unire la salsiccia, privata della pelle e ben sgranata. Irrorare con il vino bianco e il pomodoro e lasciar cuore 15 minuti a fuoco medio senza coprire. Se volete potete aggiungere un pizzico di sale, io di solito non lo metto e la pasta risulta comunque saporita.
Nel frattempo cuocete i gnocchetti sardi in acqua salata.

In un'ampia ciotola lavorate la ricotta aggiungendovi lo zafferano e il parmigiano. Correggette la densità con il latte a vostro piacimento. Io di solito la faccio morbida perché mi piace cremosa ma non asciutta.
Aggiungete a questo composto la pasta e amalgamate bene, infine aggiungete la salsiccia.
Servite in tavola ben calda.
Buon appetito!

martedì 3 maggio 2011

Riso in forma con ragù di rana pescatrice e zucchine

Questa è la prima ricetta che include la rana pescatrice. Non l'avevo mai mangiata prima e non sapevo neanche che gusto avesse. Ho provato a cucinarla e devo dire che mi piace e anche tanto...

DOSI PER 4 PERSONE

300g di rana pescatrice
350g di riso carnaroli
2 zucchine medio - grandi
olio extravergine di oliva
sale










Pulire la rana pescatrice: togliere la pelle, l'osso centrale e ridurre a cubetti medio piccoli. Lavare le zucchine e tagliarle a cubetti piccoli.
Far bollire il riso in acqua salata fino a cottura (circa 17 minuti) e nel frattempo preparare il ragù. In una padella antiaderente far scaldare 20g di olio extravergine di oliva e far cuocere per circa 5 minuti le zucchine mescolando spesso.
Aggiungere alle zucchine i dadini di rana pescatrice e far cuocere per altri 3-4 minuti.
Servire il ragù di rana pescatrice accompagnato dal riso bollito messo in forma usando un coppapasta. Eventualmente il riso può essere condito con un goccio di olio.
Buon appetito!

lunedì 2 maggio 2011

Miniguida per la riuscita di un buon risotto

Quando ero piccola era una lotta farmi mangiare il risotto.
"Che schifo mamma!" era l'espressione più tipica che mia madre si sentiva dire quando nel piatto trovavo servito il risotto. Ma a casa mia non era concessa l'eccezione, se qualcosa non piaceva se ne mangiava di meno ma si mangiava e quindi anche l'odiato risotto doveva essere mangiato.
Risotto alla milanese, rosso, con la salsiccia, coi funghi... Non ce n'era uno che mi piacesse. Io volevo la pasta e solo quella.
Non ricordo a che età, piano piano, iniziai a cambiare i miei gusti e capii che il risotto non era poi così male.
Sarà stato che ai miei genitori piaceva e quindi si mangiava spesso?
Sarà stato che da quando ho 15 anni ho iniziato a cucinare da sola (solo nei periodi di vacanza dalla scuola) usando mio papà come cavia e facendogli provare i miei risotti (che lui chiedeva)?
Non so, nella mia memoria non è rimasta traccia della prima volta che mi sono detta "Che buono questo risotto!"
Sta di fatto però che per me ora il risotto è fondamentale. Preferisco quasi il riso alla pasta e a casa Malu, in inverno, è diventata una tradizione mangiarlo almeno una vota a settimana!
Posso dire che il risultato è sempre eccellente ma per questo devo ringraziare solo la mia mamma che mi ha insegnato i così detti trucchi della nonna per riuscire al meglio!


Oggi voglio lasciare qui qualche suggerimento per la buona riuscita di un risotto. Ovviamente sono consigli da comune mortale e non da chef 5 stelle Michelin quindi accontentatevi! ;)

Prima di tutto mamma quando mi insegnava mi diceva sempre: "il risotto non va mai girato. La mia nonna quando faceva il risotto lo metteva su e poi non lo toccava più finché non era cotto. Sul fondo della pentola si faceva la crosta e tuo nonno andava sempre a mangiarla e se la contendeva coi suoi fratelli!"

Ecco perché si parla dei consigli della nonna...

Quindi prima regola importantissima è che il risotto non si tocca mai. Ovviamente le cose bisogna un po' adattarle alla cucina moderna. Mia nonna cucinava sulla stufa e il calore era più omogeneo e meno intenso di quello del gas quindi il riso non si bruciava.
Io tendenzialmente giro il riso quando lo faccio tostare, lo copro col brodo e lo controllo una volta sola a metà cottura per vedere se la quantità di brodo è sufficiente per la cottura o devo aggiungerlo. Dopodiché lo mescolo solo durante la mantecatura.

Per la riuscita di un buon risotto è necessario usare un brodo blando cioè non ricco di grassi. Quindi è meglio non usare il brodo di pollo o il brodo fatto con carni grasse. Si può usare anche il brodo vegetale o semplicemente l'acqua.
Si, l'acqua... perché se qualcuno vi propone un buon risotto fatto con l'acqua non vi accorgereste neanche della differenza! :)
Non parlo di dado, come direbbe un Puffo famoso "Io ooodiooo il dado" quindi a casa Malu non è mai entrato e mai vi entrerà.
Sono scelte e ognuno la pensa a modo suo ma il dado è fatto con gli scarti di tutto ed è una comodità non necessaria. Chi lo usa per il risotto sappia che non è indispensabile, usi l'acqua e il risultato sarà ottimo lo stesso. Chi lo usa per insaporire si ricordi che esiste il sale e che il glutammato appiattisce ogni sapore e porta ad assuefazione: quando non usi il dado sembra sempre tutto insipido.

La terza regola importante per la riuscita del risotto è il tipo di pentola usata e l'intensità della fiamma.
Il risotto non si fa nella padella ma nella pentola a bordi alti con coperchio (vedi immagine). Non facciamo come gli chef che fanno saltare il risotto in padella e poi mettono la panna per farlo "all'onda"!!!
Viva la cucina tradizionale e quindi viva le regole della nonna! :)

Abbinata alla scelta della pentola c'è anche la potenza della fiamma. Il risotto deve cuocere lentamente e sobbollire quindi usate il fornello più piccolo. Portate a bollore il risotto dopodiché abbassate la fiamma al minimo e lasciatelo sobbollire.

La quarta e ultima regola che mi sento di inserire in questa miniguida commentata, è relativa alla qualità del riso, alla tostatura e alla mantecatura.
Per fare il risotto io prediligo il riso Carnaroli perché mantiene bene la cottura e il chicco è elegante.
Quando preparo un risotto faccio sempre tostare il riso cioè scaldo un goccio di olio nella pentola (se necessario faccio soffritto) e quando è ben caldo aggiungo il riso. Lo continuo a mescolare per circa un minuto e dopo lo copro col brodo (se non necessita sfumatura con vino bianco). Quando il riso risulterà cotto sarà necessario mantecare il riso per renderlo cremoso. Per la mantecatura è necessario il parmigiano grattuggiato (a piacimento) e un pezzettino di burro. Il burro va usato con giudizio perché fa ingrassare e fa male quindi ne basta un pezzetto piccolo. Non è necessario usare panna o mascarpone come fanno tanti chef (loro sono di solito sono grassi, noi dobbiamo mantenerci in forma!).

Quindi per riepilogare sinteticamente le regole senza commenti diciamo che per fare un buon risotto bisogna:

  1. non toccarlo mai, mescolarlo a metà cottura, per verificare la quantità di brodo, e durante la mantecatura;
  2. usare brodo magro, brodo vegetale o acqua. Preferibilmente non usare il dado!
  3. usare una pentola a bordi alti munita di coperchio e far cuocere il risotto a fuoco basso, usando il fornello più piccolo.
  4. Riso: qualità carnaroli, tostatura con un goccio di olio (2 cucchiaini da caffè per 200g di riso) e mantecatura con parmigiano grattuggiato e burro.
Buon lavoro, buona sperimentazione e ricordate che il buon risotto non deve essere nè duro e incollato nè liquido tipo minestra.
Deve essere morbido, cremoso....
Ho già l'acquolina in bocca... mmm... buono!